Riqualificazione del polo della stazione quale hub di servizi innovativi

La piattaforma progettuale ha come obiettivo lo sviluppo di un polo di servizi attorno alla stazione, sfruttando l’alta accessibilità dell’ambito territoriale.

La piattaforma si fonda su tre sottoambiti: la riqualificazione della stazione ferroviaria, l’attestamento della nuova metro-tranvia, la riqualificazione delle aree dismesse limitrofe. In ciascuno dei sotto ambiti incidono logiche, operano attori, contribuiscono finanziamenti di natura differente. La dimensione locale si intreccia a quella regionale e nazionale, ponendo vincoli significativi all’azione dell’amministrazione. Per far fronte a questa complessità, coordinare le azioni e scegliere gli strumenti più idonei occorre che la città si doti di un masterplan che costruisca una visione al futuro dell’area e strutturi misure di carattere urbanistico, infrastrutturale e per la mobilità, insieme a policy di sviluppo economico. A differenza delle altre piattaforme progettuali, questa è corredata – più che di linee strategiche – di principi-guida che guidino la futura progettazione tenendo conto che la riqualificazione della stazione da un lato e la realizzazione della linea metro-tramviaria Milano-Desio-Seregno possono essere: motore di un’ampia riqualificazione urbana; volano di un ampio ridisegno della mobilità in chiave sostenibile (attraverso l’integrazione dei sistemi di trasporto collettivi e individuali); valorizzazione del polo della stazione come fulcro urbano, inserendo funzioni di alto livello destinate sia ai residenti sia a utenti provenienti da altre città.

Principi-guida

Connettere i quartieri

La linea ferroviaria rappresenta elemento di cesura tra i quartieri di S. Ambrogio, San Carlo e Crocione
con il resto della città. Uno degli obiettivi prioritari è quindi quello di superare questa cesura. Particolare attenzione dovrà essere posta all’eliminazione dei passaggi a livello, che rappresentano al contempo un rischio e un’opportunità, con la necessità di integrare al meglio la viabilità di accesso alla stazione e di connessione tra quartieri. Un’azione che viene evidenziata come necessaria è quella di creare un sistema di servizi al viaggiatore ferroviario (biglietteria automatica, accessi ai binari) anche dal lato sud della stazione, in modo da rendere la stazione più accessibile. RFI sta progettando con il Comune di Seregno le azioni puntuali per lo sviluppo di una maggiore accessibilità alla stazione e il superamento della cesura tra le parti di città, con attenzione alla soppressione dei passaggi a livello.

Integrare i sistemi di mobilità

Nell’ottica di una più efficiente integrazione dei sistemi di mobilità, emerge fortemente la necessità di progettare in forma integrata l’attestamento del capolinea della linea tranviaria con la stazione ferroviaria, in modo da poter integrare i due livelli di servizio unitamente al trasporto pubblico su gomma, conferendo all’ambito il ruolo di vero e proprio hub intermodale. Il percorso di avvio lavori della metrotranvia, coordinato da Città metropolitana, è stato avviato e si sta sviluppando attraverso un tavolo tecnico volto a revisionare parte del progetto inizialmente previsto.
All’integrazione dei sistemi di trasporto collettivo si punta ad accostare lo sviluppo di servizi dedicati alla mobilità dolce, che ruotino attorno a sistemi di bike sharing, stalli per le biciclette e ciclo-officina nei pressi della stazione, ampliando ulteriormente su tutto il territorio comunale la rete di percorsi e piste ciclabili.

Sviluppare l’hub di servizi della stazione

L’ambito territoriale della stazione si connota per un altissimo grado di accessibilità, dove l’intersezione dei servizi ferroviari, dei servizi su gomma e, nel futuro, dei servizi metro-tranviari, permetterà ai residenti di Seregno di avere ampie opzioni di mobilità, consentendo al contempo di ampliare di grado di accessibilità della città. L’alta accessibilità annodata nel polo della stazione permette di immaginare l’avvio di un processo di riqualificazione urbana incentrato sull’hub della stazione, proponendo l’insediamento di

nuove funzioni che possono essere rivolte ai cittadini, in chiave di servizi alla persona (banche, poste, servizi comunali, ecc.) alle famiglie (asilo, spazi per giovani, ecc.) e servizi destinati ad utenti esterni che potrebbero scegliere questo ambito per lavorare (ad esempio in nuovi spazi di co-working), in un’ottica
di sviluppo dei sistemi di lavoro ibrido, che anche per effetto della pandemia, permettono di immaginare diversamente i luoghi di lavoro, non più necessariamente localizzati nelle sedi primarie, ma nemmeno
nelle abitazioni private, sfruttando spazi intermedi che si potrebbero individuare proprio nelle opportunità di rigenerazione intorno all’hub della stazione. In tal senso l’ambito di Seregno potrà vocarsi ad una rifunzionalizzazione completa, intercettando nuovi modelli di lavoro e nuove esigenze, rivolgendosi ad utenti del contesto territoriale locale, e proiettandosi nel suo complesso verso un rango urbano superiore. Questo implica lo sviluppo di un masterplan di dettaglio che metta in gioco le aree non utilizzare e abbandonate, i fabbricati non utilizzati, coinvolgendo gli attori privati in un’ampia e virtuosa partnership pubblico-privata, che permetta di costruire una nuova struttura e funzioni urbane.

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